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giovedì 24 febbraio 2011

Mezza Maratona di Verona - E' ancora PB


Ci sono giornate in cui va tutto storto e invece ci sono giornate che, anche se non te l’aspetti, va tutto INEROSABILMENTE dritto. Arrivo a Verona di sabato mattina, vado a ritirare il pettorale, e dentro l’expo, come un bambino forse troppo coperto, sudo…e quando esco…come si dice in Romagna…MI FREGO. Passo tutta la giornata con un fazzoletto in mano, la notte poi, il naso cola in continuazione e mi impedisce di dormire bene. Senza contare che il sabato ho mangiato veramente tanto. Insomma c’erano tutti i presupposti per fare una gara schifosa. Partivo con un 1h38’00” fatto l’anno prima, mia ultima gara in mezza in cui ho cercato di fare il tempo e, oggi, ero a Verona per vedere se i miei allenamenti…sono serviti a migliorarmi. La mattina ero veramente scazzato, mentalmente ero pronto per fare uno 1h40’ poi, tutto ad un tratto, nel momento in cui dovevo impostare la gara sul mio garmin, il mio cervello imposta la gara su 1h34’…dicendo…E CHE CAZZO SEI VENUTO FINO A QUA PER FARE SCHIFO??? CORRI E NON ROMPERE LE PALLE. Già la testa pensava in un modo…ma le mie gambe non erano d’accordo..tant’è che arriva subto lo sparo della partenza e vediamo subito chi ha ragione…testa o gambe. Sono nella prima griglia, parto davanti e preso dall’entusiasmo, il primo km lo passo in 4:16”. Mi dico che sono un coglione, devo rallentare….ma non se ne parla…2km 4:24”. Sono passati due km ed ho già messo del fieno in cascina…vediamo se dura. Finalmente al 3° riesco ad andare al ritmo gara impostato sul garmin e segno un 4’29”. La fase di scazzamento era passata e finalmente ero concentratissimo sulla gara. Pensavo solo a correre e a migliorare il mio tempo. Tutto fila liscio, al 10 km passo 44’15…faccio due conti veloci…e inizio a pregustarmi il mio PB. Continuo imperterrito nella mia corsa, pensavo che dovevo continuare così, ai rifornimenti prendo giusto un goccio d’acqua per dare un po’ di sollievo alla mia gola secca (come bruciava…) e il cronometro, ad ogni km mi dava sempre la conferma di essere sulla strada giusta. Alla fine di Corso Porta Nuova, raggiungo e supero Paola Sanna, una delle più forti ultramaratonete italiane e di colpo la mia mente inizia a “viaggiare”…sono io che vado forte o è lei che sta andando decisamente piano.
Sembrerà strano ma era entrambe le cose. Il momento più duro è stato al passaggio sul Ponte Vecchio, dove perdo qualche secondo, ma mi sono serviti per godermi il gran finale. Il passaggio dentro l’arena…è sempre fantastico, avevo ancora un po’ di energie…e così durante l’arrivo in piazza Bra, metto la sesta…e faccio gli ultimi duecento metri a tutta (3:30/km e battiti a 193 Bpm). Prima dell’arrivo mi sento chiamare…e vedo mia moglie, mia figlia, mia sorella e il suo compagno…gli lancio i baci alla “Cassano” e finalmente vedo il cronometro. 1h34’24”. Pb In tasca e ancora una volta oggi ho avuto la dimostrazione che quando una cosa la vuoi…la ottieni!!!!